Gli impianti antincendio sono dei dispositivi elettronici che hanno una funzione molto importante: quella di rilevare un incendio in corso, di dare l’allarme e di spegnerlo.
Si tratta di impianti che rendono più sicure le abitazioni o i luoghi di lavoro proteggendo le persone all’interno, per questo è obbligatoria la loro installazione in luoghi pubblici e di lavoro.
Gli impianti antincendio vengono denominati in base al tipo di agente estinguente che contengono.
- Uno fra i più utilizzati è l’impianto ad estinguente gassoso, sono gas “puliti” con effetti nulli sull’ambiente e sui beni protetti. Questa tipologia di impianti usa normalmente dei gas presenti in atmosfera, sono completamente inerti, incolore e inodore, non corrosivi, e pertanto sono estinguenti ideali per l’utilizzo nelle aree occupate da persone.
- Di diversa tipologia sono gli impianti di spegnimento a polvere che sono costituiti da una riserva di polvere chimica che agisce principalmente bloccando la catena di reazione della fiamma. Le polveri secche sono considerate tra i migliori agenti estinguenti e tra le più comuni troviamo le polveri di bicarbonato di sodio. L’impiego della polvere richiede, però, una attività di pulizia piuttosto impegnativa tanto da renderla sconsigliabile in ambienti “puliti”.
- La schiuma è un altro agente estinguente ed è composta da acqua, liquido schiumogeno ed aria. Agisce con vari effetti: raffreddamento; soffocamento; isolamento. Proprio per questo è ideale nella protezione di magazzini o depositi di materiale infiammabile (gomma, plastica, vernici, solventi, ecc…) ma richiede una riserva fissa di liquido schiumogeno e di speciali erogatori.
- Da molti anni invece i più utilizzati nel campo industriale e della grande distribuzione sono gli impianti “Sprinkler” pronti ad intervenire in modo automatico tramite degli erogatori.